La pianta mangiafumo: sempreverde dalle foglie lunghe
La riconosci subito per la sua forma insolita che ricorda una bottiglia, o la grossa zampa di un elefante: la pianta mangiafumo, o Beaucarnea, è una vera e propria scultura vivente che ci riporta fra i paesaggi del Messico. Perfetta per viaggiare con l’immaginazione in un’ambientazione jungle, boho chic o, perché no, minimal. Scopriamo le sue qualità e i consigli di coltivazione da seguire.

La riconosci subito per la sua forma insolita che ricorda una bottiglia, o la grossa zampa di un elefante: la pianta mangiafumo, o Beaucarnea, è una vera e propria scultura vivente che ci riporta fra i paesaggi del Messico. Perfetta per viaggiare con l’immaginazione in un’ambientazione jungle, boho chic o, perché no, minimal. Scopriamo le sue qualità e i consigli di coltivazione da seguire.
Caratteristiche generali della pianta mangiafumo
La forma della pianta mangiafumo ricorda anche quella di una bottiglia, grazie al rigonfiamento inferiore che funge, come dicevamo, da serbatoio idrico. Alla sommità si trova un ciuffo di foglie sottili rivolte verso il basso che, in natura, possono raggiungere anche i 2 metri di lunghezza. La fioritura è sporadica e avviene negli esemplari di età avanzata con infiorescenze color giallo pallido che, in appartamento, sono perlopiù destinate a restare un miraggio. La pianta mangiafumo è originaria dell’America centrale e del Messico, dove esistono diverse specie endemiche e dove è possibile ammirare maestosi esemplari di Beaucarnea recurvata alti svariati metri.
Origine dei nomi
Il nome botanico della pianta mangiafumo è Beaucarnea, genere di piante sempreverdi che comprende più di una varietà. Tra le più note c’è la Beaucarnea recurvata, anche detta piede di elefante. La ragione è evidente: questa pianta è dotata di una voluminosa sacca ricurva, posizionata alla base del fusto, usata per immagazzinare l’acqua e molto simile, nella forma, alla zampa di un pachiderma. La pianta è anche conosciuta come nolina, in onore dell’orticoltore francese Nolin. In inglese è poi conosciuta con il nome ponytail palm, in riferimento all’acconciatura a coda di cavallo. Il nome più diffuso in italiano, tuttavia, è mangiafumo: come altre piante, infatti, questa sempreverde ha la capacità di assorbire gas e fumi senza che foglie e radici ne siano danneggiate.


Come prendersi cura della pianta mangiafumo
A dispetto del suo aspetto esotico e un po’ insolito, la pianta mangiafumo non presenta particolari difficoltà dal punto di vista della coltivazione: vediamo quali accortezze seguire.
Coltivazione in vaso
La beaucarnea si adatta facilmente alla vita di appartamento, a patto di proteggerla dalle correnti d’aria fredda e di posizionarla in un ambiente ben illuminato, con temperature comprese fra i 10° e i 20° C. Nella stagione invernale le basse temperature possono essere utili per agevolare il riposo vegetativo.
- Manutenzione
Grazie al suo serbatoio naturale, la pianta mangiafumo vanta una buona autonomia dal punto di vista idrico. Se la temperatura è superiore ai 15 ° C, nel periodo invernale puoi limitarti a innaffiature sporadiche – indicativamente una volta al mese –; se inferiore puoi sospenderle fino alla bella stagione, quando andranno via via intensificate. In estate puoi programmare l’irrigazione due volte a settimana circa ed eventualmente nebulizzare la chioma per creare un microclima umido. La beaucarnea non ha grandi esigenze dal punto di vista della concimazione che può essere eseguita una volta al mese in primavera e in estate con fertilizzante liquido da aggiungere nell’annaffiatoio.
- Rinvaso
La crescita della pianta mangiafumo è lenta: se ti sembra che il vaso sia diventato troppo piccolo, puoi rinvasarla in un contenitore più ampio, utilizzando un terriccio addizionato con sabbia e torba. Attenzione, a proposito, a non ricoprire il rigonfiamento inferiore. Il momento giusto per rinvasare la pianta è la primavera, scegliendo una giornata asciutta se per l’occasione vuoi trasferirti all’aperto o in terrazzo. La beaucarnea non necessita di potatura: a meno che non sia diventata molto grande, è sufficiente rimuovere con delicatezza le foglie secche e danneggiate.


Come abbinarla in casa?
La prima ragione per adottare una pianta mangiafumo in casa è la sua facilità di manutenzione, caratteristica che la rende ideale per un regalo a un amico poco esperto di giardinaggio. Senza tralasciare, ovviamente, il suo fascino esotico, congeniale a vari stili d’arredo: ecco qualche idea per abbinarla.
Jungle chic
Lo stile urban jungle o jungle chic può vivere anche di semplici accessori, carte da parati e decorazioni a tema. Circondarsi di piante vere, però, è tutta un’altra cosa. Una pianta mangiafumo, specie se di grandi dimensioni, rivaleggerà con palme, alocasie e altre varietà molto scenografiche.
Boho
La casa o il living è ispirato allo stile boho chic? C’è sempre una valida scusa per comprare una pianta in più: nel caso della pianta mangiafumo, il vantaggio è dato anche dalla possibilità di purificare l’aria e di assorbire il fumo di incensi e candele. L’ideale è posizionare la Beaucarnea in una cesta intrecciata dotata di manici per spostarla facilmente: considera, a questo proposito, che la pianta mangiafumo ama avere tanto spazio intorno. Le sue foglie, infatti, potrebbero essere danneggiate se a contatto col muro.
Minimal
Non serve essere un collezionista seriale di piante per amare questa varietà: come abbiamo visto, la beaucarnea non ha grandi pretese dal punto di vista della manutenzione e conquista tutti col suo aspetto scultoreo. Il suo potenziale decorativo si farà notare anche in un appartamento arredato in stile minimal, specie se valorizzata da un vaso di design in terracotta.
Vuoi arricchire la tua piccola giungla domestica o avvicinarti al giardinaggio indoor? Leggi tutti i nostri approfondimenti dedicati alle piante da interno!