Brera, un fascino senza tempo
Nel cuore di Milano si nasconde un quartiere legato inscindibilmente agli artisti, alla cultura, al fermento creativo: in una parola Brera. E’ qui che avviene lo straordinario incontro tra classicità, come dimostrano gli edifici e l’architettura in generale, e la modernità della città che evolve: negli anni Milano è cresciuta e cambiata attorno e accanto alle opere storiche di Brera. Dalani si ispira a questa miscela e racconta la sua personale rivisitazione di uno stile fatto di meravigliosi contrasti.
Raccontare una storia
La storia del quartiere di Brera si legge attraverso gli edifici che la compongono, attraverso le boutique che ospita, attraverso gli artisti di strada che la popolano. Anche nell’abitazione è possibile raccontare la propria storia con scelte stilistiche ben precise. Ad esempio accostando pezzi di modernariato, che da sempre fanno parte della casa, ad esemplari ultra contemporanei, dal design ben definito. Non sostituire il vecchio per il nuovo, ma piuttosto far convivere naturalmente gli stili.

Un solo dettaglio
Quando la casa è completamente da arredare, bisogna rapportarsi alla pareti bianche come fa un pittore con la tavolozza. Sfruttare gli spazi al meglio, seguire il proprio istinto, essere fedeli a se stessi: questi i diktat fondamentali. Eppure a volte il tocco speciale sta nella scelta di un dettaglio unico, che diventi punto focale di una stanza. E allora, come accade alla città di Milano con Brera, perché non scegliere un arredo super classico, in contrasto con lo stile più moderno? Il risultato sarà stupefacente.

Cosa vuol dire design
L’accostamento di diversi stili in contrasto tra loro è il risultato di una contaminazione di grande successo, che dà voce ad un design originale ed inimitabile, come il design è inteso per definizione. Per esempio, i colori pastello o fluo, ma anche le forme ergonomiche e contemporanee, si sposano perfettamente con un arredamento classico, sempre però che la scelta sia consapevole, intenzionale e ben ponderata.

Ispirazioni da Design Week
Durante la Design Week di quest’anno, come di consueto, moltissimi designer hanno esposto i loro lavori proprio a Brera, volendo sfruttare esattamente l’effetto straniante ma incantevole dell’accostamento anacronistico. E allora abbiamo visto, tra gli altri, Baccarat nella chiesa di San Carpoforo, Hermès a Palazzo Serbelloni, Droog Design in via San Gregorio, Dimore Studio nella sede di via Solferino e Moroso nello show room storico di via Pontaccio. Scelte che noi approviamo appieno.

Breve storia di Brera
Il nome di Brera deriva dalla parola “braida”, terreno incolto; è proprio su questo terreno incolto che gli artisti vollero la costruzione dell’Accademia di Belle Arti. Fulcro di un’espressione culturale di grande vivacità, il quartiere divenne nel tempo uno dei più simbolici della città di Milano. E’ qui che la Design Week dà occasione ai designer di esporre le proprie creazioni, diventando, assieme alle altre zone coinvolte nell’evento, palcoscenico di innovazione, cultura e arte senza tempo.
“Noi italiani siamo come dei nani sulle spalle di un gigante. E il gigante è una cultura antica che ci ha regalato la capacità di cogliere la complessità delle cose. “ Renzo Piano