Vintage italiano
Anche se il tempo passa, il valore resta, perciò il Vintage sta divenendo sempre più una passione di molti! E’ così che il modernariato si mescola all’antico. Sono gli arredi del passato usati tra gli Anni ‘30 e gli Anni ‘70, che tornano di moda nelle case di oggi.
Ricordi di valore
Il mercato fiorente del vintage sta entusiasmando migliaia di persone che ormai scelgono questo stile per arredare le proprie case con gusto e un tocco di vitalità. I negozi d’antiquariato si convertono in gallerie di modernariato e si moltiplicano gli spazi dedicati al design d’epoca.

L’Italia insegna
Persino la più importante fiera internazionale d’antiquariato, Tefal di Maastricht, ha creato uno spazio dedicato al design vintage. Il design vintage è diventato di culto perché esprime il talento di designer visionari e di produttori anticipatori. Tali oggetti restituiscono il giusto peso alla cultura storica dando un senso di vissuto al proprio interior.

Origini di gusto
Si fa presto a dire vintage. O meglio, si fa presto a scriverlo. Si pronuncia alla francese, la cui etimologia della parola deriva da “vendange” ,vocabolo che anticamente si riferiva all’età di un vino e veniva usato per indicare i vini delle annate migliori.

Il valore del tempo
Così come il vino invecchiando acquisisce note di gusto, anche i pezzi d’epoca acquisiscono sempre più valore con il passare del tempo. Un pool di super esperti esegue certificazioni d’autenticità di mobili e accessori, non rilasciando una perizia scritta, come succede per le opere d’arte.

Icone top
E si sa, ad essere “fashion vintage addicts” sono soprattutto le donne mentre il vintage nel mondo maschile spazia in altri campi. I Ray-Ban sono in testa alla classifica ma il modello più seguito sono i Wayfarer, nati nel 1952, quelli che avevano i Blues Brothers, ed è così che sono diventatati un vintage must.
La ricerca va dai mobili da mestiere a quelli industriali, provenienti da fabbriche dismesse. Arredamento per la casa e mobili bureaux. Mobili provenzali trovati in antiche dimore di campagna, così come vecchi, ma raffinati arredi da giardino. I maestri degli anni ’50 e ’60, da Aulenti a Castiglioni a Magistretti, hanno fatto un buon lavoro se in questo decennio il nostro Paese è diventato il punto di confluenza delle nuove generazioni creative a livello internazionale. Il design italiano mescola funzionalità ed ironia valorizzando anche materiali che finora erano stati considerati di scarto o di ripiego riuscendo, così, a reinventare gli oggetti.

“ In Italia abbiamo il vintage migliore. Su tutti Castiglioni e Caccia Dominioni.“
Margot Zanni, Style Director