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Camilla Bellini

Camilla Bellini è una designer di interni e di prodotto dallo stile autentico e ricercato. Dal 2016 ha iniziato ad appassionare la rete con i suoi racconti e le sue esperienze legate al mondo del design. Diffonde la cultura del design di alta qualità avvicinandola alle persone, grazie a un racconto fresco ed esperienziale. Ogni giorno utenti da tutto il mondo accolgono i suoi consigli su brand e prodotti. Camilla ha scelto di includere nelle sue narrazioni unicamente ciò che incontra il suo gusto estetico e un alto ideale di qualità. È autrice del libro “Influencer Marketing”, edito HOEPLI.

Immagini e parole che raccontano Camilla Bellini

In tre parole, Camilla Bellini è…

Unconventional Italian designer.

camillabellini.com racconta di…

Sono una designer di interni e di prodotto. Negli anni in cui mi sono dedicata unicamente alla progettazione, sentivo di voler raccontare meglio il mio lavoro, le mie idee. Volevo creare uno spazio digitale (in cui oltre al sito ci fossero anche i social, Facebook e Instagram su tutti) in cui poter posare la mia idea di bellezza. Circondarsi di oggetti belli, con una storia alle spalle, che rappresentano un forte messaggio dell’azienda e dei progettisti che li hanno pensati, migliora davvero la vita. Anche nutrirsi della giusta ispirazione è importante. I tecnicismi nel design servono, è ovvio, ma la mia prospettiva comunicativa è sempre il racconto esperienziale ed emozionale. Parlo di ciò che tocco, di quello di cui ho fatto davvero esperienza. Il parlare per sentito dire non fa per me. Ho il dovere di dare alla mia community un racconto veritiero, fedele alla realtà, perché le persone in me hanno risposto la loro fiducia.

Camilla Bellini

6 domande a Camilla Bellini

Perché hai deciso di aprire il tuo sito camillabellini.com?

Ho aperto il sito www.camillabellini.com per creare uno spazio in cui poter far confluire le mie idee e le mie aspirazioni. Qui promuovo la bellezza e la cura nei dettagli, caratteristiche tipiche del design di alta qualità. Ciò che cerco sempre di fare è accorciare la distanza che si è formata negli anni tra le persone e il design di qualità. Voglio far conoscere l’aspetto emozionale e umano del design, renderlo più vicino e fruibile.

Come descriveresti il tuo stile in ambito interior design?

Mi piacciono particolarmente gli interior raffinati, eleganti, che però includono al loro interno un contrasto, una nota inaspettata, qualcosa in grado di accendere tutto l’ambiente.

È così che descriverei il mio stile. Ho una grande passione per le lampade, che rappresentano la chiave di molti progetti di interior. Ma di sicuro è la palette colori quella che per prima cattura la mia attenzione, insieme all’equilibrio degli elementi. Osare è importante ma poi bisogna fare i conti con il tempo che spendiamo negli spazi. Utilizzare una combinazione di colori accesi può essere una bella idea, ma vivere costantemente in un ambiente con queste gradazioni può farcene stancare in fretta. Progettare un interior significa avere anche questo tipo di lungimiranza.

Dove cerchi ispirazione per i tuoi lavori e i tuoi articoli?

Cerco di tenermi sempre informata. Riviste, libri, web sono elementi importantissimi per quanto riguarda l’informazione e l’ispirazione. Senza dubbio però la maggiore ispirazione viene dall’esperienza del vivere. Incontrare persone che hanno punti di vista totalmente diversi dai miei, scoprire quello che non conosco, visitare luoghi che non ho mai visto, toccare gli oggetti, le superfici… È certamente l’insieme di tutte queste cose che sviluppa e alimenta il mio lato creativo. Il mio ultimo prodotto, Zefiro, disegnato per Linvisibile è nato proprio così.

Qual è il prodotto che hai disegnato a cui sei più legata?

Sicuramente Zefiro, il sistema di compartimentazione per ambienti. È nato in un periodo in cui avevo altri mille progetti in attivo, ma a cui ho dedicato estrema cura. In pieno lockdown mi sono occupata di un progetto di interior design a Toronto, direttamente dallo studio di progettazione che ho agghindato a casa mia in pieno smart working. È stato un nuovo approccio al design, dettato dalla contingenza dello stare a casa, ma progettare per un posto fisicamente distante da me mi ha aiutata a vivere il lavoro senza confini. Il digitale ci ha salvato, diciamolo pure!

Progetto di Camilla Bellini

Quale è stata la tua esperienza più bella legata al tuo sito?

Più che una unica esperienza parlerei di tante esperienze incredibili perché grazie la mio sito e alla mia presenza sulle piattaforme social ho potuto conoscere e collaborare con realtà e persone. Una su tutte? Giovanna Castiglioni, la figlia di Achille Castiglioni, anima verace della Fondazione che porta il nome del padre. Poi grazie al sito sono stata scelta come giudice al Maison&Objet, come ambassador del Peggy Guggenheim di Venezia, ho potuto calcare il Red Carpet in laguna lo scorso settembre. Insomma, le soddisfazioni non sono certo mancate.

Che consigli daresti a una persona che vuole condividere le sue idee in rete?

Passione e costanza sono sicuramente gli ingredienti necessari per chi si vuole affacciare al mondo digitale. La passione per quello che si fa è fondamentale, così come il piacere di condividere con gli altri una parte del nostro mondo. La costanza poi è un elemento imprescindibile perché stare sul web seriamente significa dedicarsi costantemente alla creazione di contenuti che siano rilevanti, importanti e di qualità per la propria community di riferimento.

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