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Erica Ventura di StyleNotes

Erica ha creato StyleNotes oltre 10 anni fa e allora era qualcosa di molto diverso da quello che vedete oggi. Ha iniziato intervistando designer emergenti e in parallelo faceva la gavetta per free press italiane e non. Negli anni StyleNotes è cambiato insieme a lei e il blog è diventato un web magazine di lifestyle. Oggi ha un bel seguito e tanti progetti in cantiere per il futuro, per continuare a condividere ciò che la appassiona e la ispira ogni giorno.

Immagini e parole che raccontano Erica e StyleNotes

In tre parole, Erica di stylenotes.it è…

Curiosa, intraprendente, idealista.

stylenotes.it racconta di…

StyleNotes racconta uno stile di vita fatto di cose piccole e semplici ma importanti, di bellezza nel senso più ampio del termine. Il lifestyle dal mio punto di vista e oltre a ciò che potete vedere ora, a settembre troverete una serie di nuove rubriche che parlano di cultura visiva, design, sostenibilità, viaggi e uno spazio dedicato ai tanti e alle tante freelance che mi leggono ogni giorno.

5 domande a Erica di stylenotes.it

Perché hai deciso di aprire un blog?

Ho aperto StyleNotes quando ho iniziato la laurea magistrale; avrei voluto frequentare un ateneo diverso da quello della mia città, Milano, perché non mi convinceva il piano di studi. Non ne ho avuto la possibilità, così sono rimasta e ho creato il blog come valvola di sfogo creativo. Poi ho utilizzato parte di questa esperienza nella mia tesi di laurea.

Con gli anni quello è diventato il mio luogo per condividere tutto ciò che amavo, scoprivo, imparavo. Ed è così ancora oggi, solo che intorno a me ora ci sono un po’ di persone che si lasciano ispirare dalle mie parole e dalle mie immagini.

Come descriveresti il tuo stile?

Quello che si percepisce attraverso i social, che racconto sul blog e che mostro sulle Storie di Instagram è ciò che sono. Quindi chi mi segue non conosce una versione artefatta, migliorata, finta di me. Magari non condivido i miei momenti peggiori ma mi racconto per quello che sono, una persona semplice che cerca di realizzare i propri sogni. Il mio stile in senso estetico e quello della mia casa riflettono la mia persona: semplicità senza troppi fronzoli, funzionalità ma uno stile ben preciso, molto equilibrato e con qualche “colpo di testa”. E senza alcuna pretesa di perfezione.

Dove cerchi ispirazione per il tuo blog?

Io sono la classica creativa che ha bisogno di stare sola e nel silenzio per sviluppare le proprie idee. Ma è nei luoghi e nei momenti più impensati che trovo l’ispirazione: passeggiando nella natura, durante un giro in scooter (mentre guida qualcuno che non sono io), facendo le pulizie di casa o prendendomi cura delle mie piante.

Nel mio caso il cercare ispirazione a comando non funziona, nel senso che non apro Pinterest e tac, ecco l’idea geniale. Però nel quotidiano provo a circondarmi di cose e attività che accendono la mia mente e mi predispongono ad essere creativa: ad esempio sul web seguendo blog (soprattutto stranieri), su riviste indipendenti che amo acquistare in giro per il mondo e poi sfogliare anche mesi dopo e che spesso hanno un target ben lontano dal mio (come Monocle), guardando un documentario o dei video su YouTube, leggendo.

Ma anche confrontandomi con ambiti molto lontani dal mio; amo andare in biblioteca o in libreria e sfogliare volumi nei reparti di saggistica, dalla filosofia alla psicologia, dallo sviluppo personale al business, all’antropologia. E non perdo occasione di farlo anche durante i miei viaggi: di grande ispirazione è stato un enorme book store a Seoul o le librerie universitarie di Harvard e MIT a Cambridge, negli Stati Uniti.

Qual è stata la tua esperienza più bella legata al blog?

Ce ne sono tante, come una collaborazione con un marchio italiano di accessori per piante che è nata per caso. Ho un bel terrazzo pieno di piante fiorite e sui social spesso mostro come me ne prendo cura e come crescono nei mesi. Un giorno ha iniziato a seguirmi la Digital Marketing Manager di quell’azienda (ma l’ho scoperto dopo) e a un certo punto mi ha chiesto di creare dei contenuti per loro. La mia passione per il mondo “gardening” (o terrazzaggio, come lo chiamo non avendo un giardino) ha dato più risultati di contenuti creati sulla base di ciò che di volta in volta è di tendenza.

Ma poi nel quotidiano la cosa che più mi piace è lo scambio con le mie lettrici (in maggioranza donne, sì), le loro belle parole nei miei confronti, l’apprezzamento che ricevo e la gratitudine quando riesco a risolvere un problema anche banale come aiutarle a trovare il coworking migliore vicino a casa o più grandi come ispirarle a riflettere e a provare a migliorare qualche aspetto della loro vita raccontando le mie esperienze quotidiane.

Che consigli daresti a una persona che vuole aprire il suo blog oggi?

Direi sicuramente di iniziare per gioco o per passione e non per farne un lavoro o comunque un’attività che porta a qualche tipo di entrata economica. Lo dicono tutti e in questo caso non è una banalità. Bisogna avere una forte propensione alla condivisione senza chiedere nulla in cambio, al dare senza ricevere perché sarà così per moooolto tempo.

Ed è questo il bello. Attraverso un blog si conoscono tante persone, alcune anche particolarmente affini a noi. Se ci pensate, nel mondo “reale” il numero di persone alle quali abbiamo accesso è limitato ai luoghi che frequentiamo e alle attività che svolgiamo fuori casa. Se abbiamo la possibilità di viaggiare sicuramente quel numero cresce molto.

Il web rende possibile arrivare a persone che al di fuori non avremmo mai conosciuto e non è detto che le più affini a noi debbano vivere necessariamente alla porta accanto.

Quindi vivete quella del blog come un’opportunità, prima di tutto. Poi molto probabilmente l’impegno, la costanza e la passione per ciò di cui si scrive nel tempo potrebbe portare a qualcos’altro. Ma partire con l’idea di guadagnare o di essere invitati a eventi come le sfilate o ricevere prodotti in omaggio dalle aziende porta alla creazione di contenuti ben diversi da quelli nati dalla sincera voglia di far sapere al mondo quello che viviamo, che scopriamo, che impariamo. Ed è un vero peccato.

Quindi se pensate di avere qualcosa da dire su uno o più argomenti, buttatevi e date sfogo e una casa alle vostre idee.

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