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fibra di cocco

Indistruttibile, ignifuga, isolante, resistente a muffe e batteri… la fibra di cocco è un materiale unico nel suo genere. Usata sia come alternativa al legno che come isolante naturale nelle costruzioni, può essere inserita anche nell’arredamento di casa. Scopri tutte le prodezze della fibra di cocco nella nostra guida.

Fibra di cocco: cos’è e come si ricava

La fibra di cocco è una fibra naturale praticamente indistruttibile, resistente al fuoco, alle muffe, ai batteri e ai parassiti. Per realizzare un tessile in cocco si parte dalla parte fibrosa (il mesocarpo), che ricopre la noce. Questa viene separata dal resto e, per un periodo che va dai sei ai 10 mesi, viene immersa in un composto di acqua e fango, che serve a macerarla ed eliminare le parti organiche. A quel punto le fibre vengono lavate, essiccate, battute e compresse in balle. Poi vengono trattate con sali o solfati per migliorarne la capacità ignifuga e, infine, vengono pressate per realizzare rotoli e feltri di fibra di cocco, che alla fine del lungo procedimento diventa un materiale resistentissimo.

Nell’Antichità questa fibra veniva usata per realizzare stuoie e corde, soprattutto in campo navale, perché molto resistente all’acqua e per la sua capacità di non marcire o rovinarsi con l’umidità. Vediamo come si utilizza in edilizia e come puoi inserirla anche nell’arredo di casa.

Isolante naturale

Un utilizzo molto recente della fibra di cocco è quello di isolante in bioedilizia: di recente, infatti, si è scoperto che può essere usata nelle costruzioni sia vergine che riciclata. I feltri realizzati dalla fibra di cocco possono essere usati per coibentare edifici e per realizzare sottotetti, coperture, pavimenti e pareti divisorie, perché non schermano le radiazioni naturali, e allo stesso tempo sono traspiranti, anallergici ed ecologici, e non vengono attaccati dalle muffe.

C’è poi un ulteriore vantaggio nell’utilizzo in bioedilizia di questo materiale: la sua durata è garantita per 50 anni e poi può essere ulteriormente riciclata per altri utilizzi. È quindi un materiale completamente sostenibile e rinnovabile.

Eco tessuti

La fibra di cocco, per alcuni aspetti, può essere paragonata al legno: come il legno è infatti molto robusta e resistente. Se hai voglia di arredare casa con un occhio all’ambiente e alla sostenibilità, i mobili e i complementi d’arredo in fibra di cocco sono quello che fa per te. Ma come tessuto la fibra di cocco è adatta anche a realizzare tappeti, scendiletto e, proprio in virtù della sua resistenza, zerbini, spazzole e sacchi, che danno un tocco naturale e rustico a soggiorni, sale da pranzo e ingressi.

Il suo essere un materiale resistente e traspirante, la sua resistenza a muffe e polveri lo rendono un materiale anallergico perfetto anche per la camera da letto. Ecco perché la fibra di cocco viene utilizzata per creare lastre che poi vengono spruzzate di lattice di gomma naturale e inserite all’interno di materassi e futon di cotone per renderli più rigidi.

Suggerimenti:

Come lavare i tappeti in fibra di cocco

La fibra di cocco trattiene molto i residui di sporco, ecco perché è spesso usata per realizzare gli zerbini. Ma questo, naturalmente, può crearti dei problemi se ad esempio hai scelto un tappeto in questo materiale per l’interno di casa. Deve essere infatti lavato molto spesso, e, anche se è molto resistente, un lavaggio sbagliato potrebbe rovinarlo. Per smacchiarla non puoi usare prodotti tradizionali, ma niente panico: ti spieghiamo noi come fare per pulire un tappeto in cocco.

1. Sbatti il tappeto e lascialo a prendere aria all’esterno;
2. prepara acqua e sale, che penetrano nelle fibre e ammorbidiscono il tessuto;
3. bagna e sfrega il tappeto con delicatezza per eliminare tutti i residui di sporco;
4. se ha delle macchie resistenti, tampona con acqua e bicarbonato, lascia agire per qualche ora e poi rimuovi con l’aspirapolvere senza beccuccio:
5. risciacqua e lascialo ad asciugare all’aria.