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Tiny house nel bosco

Vivere in meno di quaranta metri quadri ti sembra impossibile? Chi abita in una tiny house ti direbbe il contrario. Questo stile abitativo, nato quasi contemporaneamente in Giappone e negli Stati Uniti negli Anni Novanta, promuove una vita più semplice, essenziale, parsimoniosa e rispettosa dell’ambiente. In questo articolo ti parleremo proprio delle mini case: pronto a scoprire come vivere in miniatura?

Quali sono le caratteristiche di una tiny house?

Una tiny house è un’abitazione che non supera i 30/40 metri quadri, di solito è costruita in legno e in alcuni casi può essere su ruote. È progettata per avere all’interno e all’esterno tutti i comfort di una casa normale e tutto quello che serve per vivere, solo, in dimensioni più contenute. Le mini-case nascono da esigenze abitative abbastanza recenti, e fanno parte di una filosofia che promuove una vita più rispettosa dell’ambiente, vicina al minimalismo e più parsimoniosa.

In una casa tradizionale, spesso, abbiamo spazi e oggetti che non usiamo mai, ma a cui dobbiamo dedicarci, con le pulizie e il riscaldamento, spendendo tempo, energie e risorse economiche. Chi sceglie di vivere in una micro-casa, invece, vuole ridurre le spese, rinunciare al superfluo e vivere solo con l’essenziale. Il concetto abitativo delle tiny house è molto vicino ad altre scuole di pensiero e filosofie legate alla casa, come il minimalismo, il Feng Shui e il decluttering. Se un tempo avere una casa grande e lussuosa era sinonimo di realizzazione personale e sul lavoro, oggi queste esigenze sono cambiate, siamo più attenti al benessere psicofisico che a quello materiale, e possiamo realizzarlo anche in pochissimi metri quadri.

Come sono nate le micro-case?

Le mini-case fanno parte di un movimento non solo architettonico, ma anche sociale, e hanno preso piede in due Paesi molto diversi tra loro, gli Stati Uniti e il Giappone. Da un lato dell’Oceano, per i costi contenuti e un certo spirito avventuriero tipico degli americani, dall’altro per una questione principalmente economica.

Negli Stati Uniti le mini-case nascono nel 1997 dall’idea di Jay Schafer, un disegnatore che creò una tiny house con l’indispensabile che gli serviva per vivere in pochissimo spazio, seguendo il suo desiderio di avere una vita molto più semplice.

Anche in Giappone il movimento delle tiny house è nato negli anni Novanta, e lì prendono il nome di kyosho jutoku (micro-case in giapponese). Erano anni di recessione economica e i prezzi delle case erano molto alti, perciò i giovani iniziarono a spostarsi nelle periferie e a vivere in abitazioni dalle dimensioni molto più ridotte ed economiche.

Oggi i motivi per cui molte persone scelgono questa soluzione abitativa sono principalmente due: una vita meno costosa e una vita a minor impatto ambientale.

Suggerimenti per piccoli spazi:

Tiny house: pro e contro

Pensare di vivere in una tiny house con solo l’essenziale per vivere è di sicuro un’idea affascinante, ma quali sono davvero i pro e i contro di vivere in pochi metri quadrati?

Mini case: i vantaggi

  1. Costi bassi e rapidità di acquisto e di costruzione: essendo spesso prefabbricate, le micro-case hanno bisogno di poche ore per essere montate;
  2. Efficienza energetica: basta davvero poco riscaldarle e rinfrescarle. In più, in poco spazio stanno pochi elettrodomestici, che, quindi, consumano meno;
  3. Versatilità: una mini-casa può essere costruita ovunque. Se poi è mobile, può anche essere spostata ovunque, anche per muoversi per le ferie;
  4. Meno spazi da pulire: pochi metri quadri si mettono in ordine in pochissimo tempo e quindi c’è più tempo per dedicarsi ad altre attività;
  5. Meno manutenzione: meno oggetti hai, meno si rompono! In più, queste micro-case sono costruite soprattutto in legno, materiale resistente e durevole.

Mini case: gli svantaggi

  1. Poco spazio può diventare uno svantaggio. Se decidi di abitare in una micro-casa, non potrai concederti nessun acquisto in più e dovrai accontentarti di quello che hai, oppure di fare tuo il principio “per ogni cosa che entra, una deve uscire”;
  2. Sono scomode per chi ha figli. È normale che i bambini creino confusione e abbiano bisogno di spazio e oggetti ingombranti come passeggini, carrozzine, e così via;
  3. Non c’è privacy. Anche la coppia più affiatata rischia di trovarsi in difficoltà in uno spazio limitato;
  4. Anche il più piccolo disordine può creare disagio. In una tiny house devi sempre mantenere l’ordine al millimetro;
  5. Non è adatta per chi lavora da casa. Chi condivide l’abitazione con qualcun altro non ha la possibilità di avere uno spazio personale e tranquillo in cui concentrarsi sul lavoro.

Trasferirsi in una mini-casa: come fare?

Hai deciso di fare un cambio di vita radicale, ecologico e minimale e vuoi trasferirti in una tiny house? Inizia da qui:

  1. Definisci dove vuoi trasferirti

    Scegli un luogo che abbia uno spazio esterno piacevole, oppure, prevedi di realizzare anche solo un piccolo terrazzo. Avrai la sensazione di avere più spazio e potrai godere dell’ambiente circostante quasi come un prolungamento esterno di casa tua;
  2. Impara l’arte del decluttering

    Se ti devi trasferire da un’abitazione “normale” a una micro-casa, devi imparare a vivere con pochissime cose e quindi liberarti del superfluo. Per capire cosa è davvero essenziale e di cosa, invece, puoi liberarti, inizia leggendo la nostra guida al decluttering;
  3. Fai una prova

    Non hai la certezza che la micro-casa sia la soluzione adatta per te e la tua famiglia? Puoi iniziare facendo una prova con una seconda casa per trascorrere i periodi di vacanza, al mare o in montagna, magari in una tiny house su ruote, per testare la vostra capacità di vivere in spazi ridotti.

Come organizzare lo spazio

Ora hai la certezza e le motivazioni giuste per traslocare in una micro-casa, ma lo spazio ridotto ti spaventa perché hai paura di non riuscire a organizzarti. Segui queste tre ditte:

  1. Sfrutta gli spazi: scegli pochissimi arredi in formato mignon, dal guardaroba al tavolo da pranzo, e armati di mobili salvaspazio, pareti attrezzate, tavoli e sedie pieghevoli che puoi riporre quando non utilizzi;
  2. Sfrutta le altezze: se possibile, scegli una tiny house con un soffitto molto alto che potrai soppalcare. Non avendo molto spazio in larghezza, dovrai andare verso l’alto, montando scaffalature, mensole e altri arredi da parete per sfruttare tutta l’altezza;
  3. I servizi essenziali: bagno e cucina devono essere ridotti all’essenziale, ma restare funzionali. Tutto deve essere più piccolo del solito, dalla doccia al lavabo al fornello della cucina. Scegli elettrodomestici tuttofare che occupino meno spazio possibile, come un robot multifunzione.

Idee per organizzare lo spazio:

Quanto costa una tiny house?

Il prezzo di una micro-casa, proprio come per ogni abitazione, dipende da tantissimi fattori. Per quanto ridotte, anche le dimensioni incidono sul prezzo finale, e anche una micro-casa può avere finiture di pregio o standard, con materiali pregiati (come, ad esempio, il parquet) oppure più economici. Calcola anche il risparmio energetico a lungo termine e i materiali di costruzione, che sono sempre ecologici e riciclabili e quindi meno costosi.

Una mini-casa prefabbricata di 15mq con finiture standard può costare dai 20-30.000 euro. Arrivando a una cifra di 50.000 euro, si può avere una mini-casa finita e arredata, per arrivare anche a 90.000 euro per dimensioni più grandi e una casa più accessoriata. Può essere un’ottima soluzione se non hai modo di accendere un mutuo molto oneroso, o per farne un ufficio mobile, o, come dicevamo prima, come casa vacanza.

Che il tuo sia un piccolo spazio, un appartamento o una grande casa, abbiamo tutti i suggerimenti per arredarlo e renderlo accogliente. Leggi le nostre guide dedicate ad “Arredamento e design“!